Caffeina doping: l’uso del caffè nello sport

L’incremento delle prestazioni sportive

Prima di tutto bisogna ricordare che gli effetti della caffeina sull’organismo variano da persona a persona, pertanto analoghe quantità di sostanza possono causare differenti reazioni a seconda della sensibilità e del metabolismo individuale. Si ritiene che questa sostanza eccitante sia in grado di migliorare le performance fisiche, ma approfonditi studi in merito hanno evidenziato come ciò sia valido solamente per alcuni tipi di sport.

Negli sport che richiedono sforzi prolungati come ad esempio le gare di fondo (corsa), il ciclismo o il calcio, la caffeina può effettivamente “dare una mano” dal punto di vista fisico. Tuttavia la stessa cosa non vale per gli atleti impegnati in sforzi esplosivi, o comunque poco prolungati nel tempo, come ad esempio la corsa e il nuoto su brevi distanze, il lancio del disco o del giavellotto, il sollevamento pesi e via dicendo.

Gli effetti psicologici della caffeina

Molto importanti sono le conseguenze a livello psicologico che derivano dall’assunzione di caffeina prima di un’attività sportiva. Questa sostanza stimola infatti direttamente il sistema nervoso centrale, determinando una maggior capacità di concentrazione e riflessi più pronti per un lasso di tempo di circa 1-3 ore. La caffeina è inoltre in grado di allontanare la sensazione di fatica, incrementando quindi la resistenza non solo fisica ma anche psicologica dell’atleta, come evidenziato da decine di studi scientifici. È stato inoltre dimostrato che gli atleti che raramente consumano caffè nella vita quotidiana risultano più sensibili all’assunzione della sostanza, pertanto richiedono meno caffeina per ottenere gli stessi benefici.

La caffeina doping

Per tutti i motivi descritti sinora, questa sostanza viene considerata come doping a dosi elevate. Pare difficile credere che il caffè che consumiamo ogni giorno, o meglio la caffeina in esso contenuta, sia inclusa nell’elenco delle sostanze proibite e dannose per la salute come ad esempio gli steroidi anabolizzanti, l’eritropoietina (EPO) o la cocaina, eppure è così. Elevati livelli di assunzione garantiscono infatti un vantaggio rispetto agli altri atleti, perciò attenzione a chi ne abusa facendo sport: con un consumo equivalente a 7-8 tazze di caffè, si verrebbe squalificati a qualsiasi gara!

Consigli per gli sportivi che intendono assumere caffeina

Se prima di una gara o di un allenamento particolarmente pesante si desidera assumere caffeina, naturalmente rimanendo nel limite delle quantità ammesse dall’antidoping (e nel rispetto della propria salute), ecco qualche indicazione utile. Prima di tutto è necessario sospendere il consumo di caffè e altre bevande eccitanti per almeno 3-4 giorni, in modo tale da abbassare la tolleranza dell’organismo e renderlo più sensibile all’assunzione di caffeina.

Si consiglia poi di ingerire questa sostanza eccitante 2 o 3 ore prima dell’evento, in modo tale da farla entrare in circolo e stimolare il ricorso ai grassi come fonte di energia, preservando in questo modo lo zucchero contenuto nei muscoli (glicogeno) per gli sforzi prolungati nel tempo.

Attenzione alla disidratazione

Molto spesso si sente parlare dell’effetto diuretico che il consumo di caffeina può determinare sull’organismo. Chi perciò pratica sport che prevedono sforzi prolungati e una forte perdita di liquidi corporei, è da considerarsi a rischio disidratazione assumendola? Tutto dipende dalle dosi che si assumono: troppa caffeina può effettivamente incrementare la diuresi e, insieme all’indebolimento dei muscoli della vescica, aumentare lo stimolo a urinare. Un’assunzione a livelli normali invece non comporta alcun problema, nemmeno per gli atleti alle prese con le discipline più impegnative. 

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